Il Metodo Hamer: una visione olistica della salute

La nascita del metodo Hamer e 5 leggi biologiche alla base dell’insorgenza della malattia

La Naturopatia, così come la medicina olistica e il suo approccio alla salute concepiscono l’essere umano come un insieme di parti indissolubilmente collegate e integrate, nonché in costante interazione con l’ambiente circostante. Solo partendo da questo presupposto, che vede quindi l’uomo come olos, il tutto, è possibile comprendere fino in fondo l’approccio di molte medicine alternative e i principi teorizzati da molti studiosi. Una delle proposte che ha suscitato notevole dibattito è quella avanzata dal medico tedesco Ryke Geerd Hamer. Il suo approccio, conosciuto come la Nuova Medicina Germanica, sostiene che tutte le malattie derivino da conflitti psichici non risolti.

La nascita del metodo Hamer

L’obiettivo di ogni medico è da sempre quello di individuare le cause alla base dell’insorgenza della malattia. Nell’epoca attuale, per ricercare tali cause ci si affida al pragmatismo scientifico che, tuttavia, spesso stenta a dare delle risposte definitive sul significato della malattia o sulla sua esistenza. Solo integrando tutti i differenti aspetti dell’essere umano, infatti, è possibile spiegare la malattia non solo dal punto di vista organico, bensì da quello psico-simbolico-emotivo, attribuendo così un senso compiuto che, ad oggi, numerose branche della medicina convenzionale non sono ancora riuscite a fare.

È da questa convinzione che inizia la ricerca dell’oncologo tedesco Ryke Geerd Hamer che, a partire 1981, in seguito alla tragica morte del figlio Dirk a soli 19 anni, elaborò la cosiddetta Nuova Medicina Germanica. In seguito alla sua devastante esperienza personale, Hamer sviluppò un tumore a un testicolo e cominciò quindi ad interrogarsi e a fare ricerca sulle cause profonde delle malattie, arrivando a dimostrare che la genesi di ogni patologia sia dovuta a presunti traumi o conflitti psichici.

Le 5 Leggi Biologiche di Hamer

Hamer, al termine del suo lavoro di ricerca, ha elaborato cinque leggi fondamentali della natura che regolano i meccanismi alla base dell’insorgenza delle malattie. Vediamo nel dettaglio quali sono quindi le 5 Leggi Biologiche di Hamer e cosa affermano:

1. Prima legge biologica di Hamer

La prima legge biologica di Hamer afferma che ogni malattia è causata da un conflitto biologico che ci coglie impreparati e viene vissuto dall’individuo come uno shock o un trauma psicologico. Per conflitto biologico si intende un trauma emotivo che incide però sull’organismo, tant’è che è presente una corrispondenza tra il trauma (psiche), l’area cerebrale interessata (cervello) e l’organo fisico corrispondente. Secondo Hamer, vi è infatti una relazione diretta tra lo stress psichico e l’attivazione di una parte del cervello e, conseguentemente, del rispettivo organo periferico: questo è il meccanismo alla base della cosiddetta Sindrome di Dirk Hamer (DHS). Inoltre, per Hamer la malattia viene concepita come una strategia per la sopravvivenza, poiché, a scopo evolutivo, l’uomo ha sviluppato dei programmi biologici automatici di sopravvivenza nel proprio cervello, per cui la malattia diventa un meccanismo di difesa.

2. Seconda legge biologica di Hamer

Rielaborando la teoria dello stress di Hans Selye, secondo cui l’organismo risponde ai fattori di stress psico-fisici in tre fasi, Hamer nella sua seconda legge sostiene che ogni malattia si compone di due fasi, di egual durata. La prima fase è detta simpaticotonica e riguarda il periodo tra il trauma e la risoluzione del problema, mentre la seconda è nota come fase vagotonica e si svolge nella finestra temporale che va dalla soluzione del problema al ritorno alla normalità. In caso di shock, scatta immediatamente la fase simpaticotonica, il cosiddetto conflitto attivo, che prevede una serie di sintomi fisici (mani fredde, aumento della pressione arteriosa ecc.), ma anche un focolaio a cerchi concentrici a livello cerebrale. Il cervello, a questo punto, può creare una massa tissutale (tumore, ciste ecc.) oppure dissolverla (tramite lisi), liberando l’organo. Pertanto, ogni conflitto significativo si localizza in un’area del cervello, creando il cosiddetto focolaio di Hamer, visibile tramite TAC senza mezzo di contrasto.

3. Terza legge biologica di Hamer

Hamer sceglie di focalizzarsi anche sul sistema ontogenetico delle malattie, riferendosi alla vita embrionale dell’uomo, in particolare a come certe malattie si sviluppano già nell’embrione. Per millenni, l’individuo ha adottato un meccanismo biologico di sopravvivenza e ciò è ormai fissato nella memoria evolutiva, che viene trasmessa già nelle prime fase della vita intrauterina. Vi è una stretta relazione tra la progressione della malattia, che può coinvolgere, per esempio, la crescita di neoformazioni (tumori), ulcere o necrosi, e la discendenza dei tessuti interessati dalle diverse parti del foglietto embrionale da cui essi hanno avuto origine. Tessuti dell’organismo molto diversi e lontani fra loro hanno, in effetti, origine nella stessa zona embrionale.

4. Quarta legge biologica di Hamer

Dopo aver analizzato i tessuti e la loro origine, Hamer dedica una legge biologica anche ai microbi e ai batteri, considerandoli alleati dell’organismo durante la fase vagotonica, quindi essenziali per favorire la fase di guarigione. Virus, funghi e batteri sono infatti parte del corpo umano e proliferano o scompaiono in sincronia con il cervello e l’organismo, a seconda delle necessità. I funghi sono funzionali al nostro corpo, riducendo i tumori dei tessuti originatisi nell’endoderma e nel mesoderma. Proliferano in seguito all’insorgenza della DHS e diventano patogeni solo dopo la conflittolisi (CL). Ci sono poi i virus che si attivano, invece, solo dopo la CL al fine di riparare ulcere e necrosi degli organi dell’ectoderma. Le motivazioni alla base del ricorso a rimedi naturali, rispetto a farmaci antibiotici, risulta quindi essenziale quando si comprende il ruolo fondamentale dei germi nei processi di guarigione dell’organismo.

5. Quinta legge biologica di Hamer

La quinta legge di Hamer ribadisce infine che la malattia ha sempre un senso, viene vista, quasi paradossalmente, come necessaria e vitale per l’individuo e l’evoluzione della specie. Tutti i comportamenti e le malattie dell’individuo sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nelle memorie embrionali dell’organismo. La malattia è quindi l’unica soluzione biologica del cervello per sopravvivere.

FONTI:


  1. Melai A., Trevisani C., Introduzione alla Naturopatia, Edizioni ENEA, SI.RI.E. S.R.L.
  2. Rubino C., Il senso della malattia, Edizioni ENEA, SI.RI.E. S.R.L.

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