I micro-nutrienti fondamentali per il nostro organismo
Gli oligoelementi sono minerali presenti in quantità infinitesimali nel nostro organismo, ma svolgono un ruolo fondamentale per il suo corretto funzionamento. Anche se il loro apporto giornaliero è minimo, sono indispensabili per numerosi processi biologici, come la sintesi di enzimi, il mantenimento dell’equilibrio cellulare e il rafforzamento del sistema immunitario. Questi micronutrienti non possono però essere prodotti dal corpo e devono quindi essere introdotti attraverso la dieta o, in alcuni casi, tramite specifici integratori.
Quali sono gli oligoelementi
L’organismo necessita di sette elementi principali, che sono calcio, magnesio, sodio, potassio, fosforo (fosfati), zolfo e cloro (cloruri) e, poiché devono essere introdotti in quantità maggiori rispetto agli altri, sono noti come macroelementi.
Ci sono poi altri sette elementi necessari in quantità minori e, quindi, vengono definiti oligoelementi o microelementi. Tra questi troviamo ferro, rame, cobalto, cromo, iodio, selenio e zinco. Tuttavia, nei tessuti sono presenti anche altri elementi come l’alluminio, il cadmio, il cromo, il litio, il molibdeno e il manganese. Nello svolgimento delle normali funzioni dell’organismo, parte di questi elementi viene persa quotidianamente e, per questo, è importante introdurre con la dieta le adeguate quantità, così da bilanciare eventuali diminuzioni dei livelli dei micronutrienti.
Le caratteristiche degli oligoelementi
Scopriamo adesso quali sono le funzioni e le caratteristiche degli oligoelementi:
- Ferro (Fe): il ferro contenuto negli alimenti viene principalmente assunto in due modalità. Si parla, infatti, di ferro emico, maggiormente biodisponibile e di ferro non emico, più difficile da metabolizzare. Generalmente, si consiglia l’assunzione di 10 g al giorno di ferro per gli adulti maschi, mentre questo dosaggio aumenta per le donne durante l’età fertile. Alcuni sintomi che possono insorgere in caso di carenza di ferro sono astenia, affaticabilità, infezioni e anemia;
- Rame (Cu): il rame è importante per favorire il funzionamento di molti enzimi presenti nell’organismo. Di solito, per assumere questo micronutriente basta seguire una dieta variata, ricca di pesce, crostacei, cereali e noci. In caso di carenza di rame è possibile osservare una demineralizzazione delle ossa e la fragilità delle pareti delle arterie, oltre a un’anemia simile a quella che si verifica in mancanza di ferro;
- Zinco (Zn): lo zinco si trova prevalentemente all’interno di molti alimenti, come la carne bovina e suina, le ostriche, i funghi, le noci e il tuorlo d’uovo; quindi, per soddisfare il suo fabbisogno dovrebbe essere sufficiente assumere i suddetti cibi. Tuttavia, qualora venga osservata una carenza di zinco, è importante capire se si è in presenza di un cattivo assorbimento o di un’eccessiva eliminazione attraverso le urine;
- Iodio (I): dal punto di vista chimico lo Iodio è un non metallo appartenente alla stessa famiglia del Fluoro e del Bromo. Metabolizzato esclusivamente a livello di tiroide, è un elemento cruciale per la salute dell’uomo perché rientra nella costituzione degli ormoni iodati T3 (Triiodotironina) e T4 (Tiroxina) che, controllando l’attività metabolica, influenzano la funzione di ogni organo e tessuto. Nell’ambito dell’oligoterapia, lo Iodio viene utilizzato per riequilibrare i disturbi tiroidei, in tutti i casi in cui si verificano disfunzioni sia in eccesso che in difetto;
- Selenio (Se): anche se il Selenio è presente in davvero piccole quantità all’interno del nostro organismo, è comunque fondamentale per la protezione delle membrane cellulari ed è dimostrato anche il suo ruolo nel metabolismo degli ormoni tiroidei;
- Cromo (Cr): elemento appartenente al gruppo dei metalli di transizione, il Cromo è un cofattore dell’insulina (ormone pancreatico ad azione ipoglicemizzante, sintetizzato e secreto dalle cellule del Langerhans), di cui aumenta l’efficacia. Insieme alla niacina (vitamina B3) e a tre aminoacidi, costituisce infatti la molecola del Fattore di Tolleranza al Glucosio (GTF), complesso che facilita il legame dell’insulina agli specifici recettori degli organi bersaglio, amplificandone l’azione. In tal modo permette una corretta captazione e utilizzazione del glucosio ematico da parte delle cellule. Oltre al metabolismo dei carboidrati, l’insulina influenza in vario grado anche quello di lipidi, proteine e acidi nucleici;
- Cobalto (Co): elemento chimico appartenente al gruppo dei metalli di transizione, è un costituente fondamentale della vitamina B12, permette un miglior metabolismo di grassi, zuccheri e proteine ed è un bioregolatore attivo su un numero cospicuo di enzimi. È contenuto nel pancreas (dove partecipa al trasporto dell’insulina), nella milza e nel fegato: qui la sua concentrazione è massima.
In oligoterapia vengono utilizzati anche prodotti a base di Rame, Oro e Argento (Cu-Au-Ag), elementi che costituiscono la cosiddetta diatesi “anergica”, in grado di contrastare tutti gli stati caratterizzati da perdita di energia a causa di infezioni acute e croniche, un abbassamento delle difese immunitarie, patologie degenerative o stati infiammatori generici. L’Argento possiede infatti antimicrobiche e viene utilizzato per combattere infezioni batteriche e favorire la guarigione di ferite, mentre l’Oro agisce positivamente sulla stanchezza cronica e sulle infiammazioni.
Il Litio (Li) è invece un metallo alcalino in grado di regolare le cellule nervose, in particolare cerebrali, svolgendo un’azione di rilassamento del sistema nervoso centrale. Grazie al suo effetto sedativo-tranquillante, in oligoterapia, il Litio è consigliato come coadiuvante nelle terapie antidepressive e come stabilizzatore del tono e dell’umore.
In conclusione, gli oligoelementi sono micronutrienti essenziali per la salute e il benessere. Sebbene il loro fabbisogno sia minimo, la loro importanza è enorme: dal supporto al sistema immunitario alla regolazione dell’umore, ogni oligoelemento gioca un ruolo specifico. Grazie a una dieta varia e una corretta integrazione è possibile mantenere l’organismo in salute e prevenire quindi carenze o sovradosaggi potenzialmente dannosi.
FONTI:
Oligoelementi e Naturopatia, SI.RI.E S.r.l.