Svadhistana, il secondo chakra: tutti i significati

Alla scoperta del centro energetico delle emozioni e del piacere

Svadhisthana, noto come il secondo chakra o chakra sacrale, è uno dei sette principali centri energetici secondo la disciplina dello yoga. Situato nella zona del basso addome, poco sopra il pube e circa tre dita sotto l’ombelico, il secondo chakra è associato al colore arancione e all’elemento acqua, simbolo di flessibilità, fluidità ed emozioni.

Questo chakra è strettamente connesso alle emozioni, alla creatività, alla sessualità e al piacere. Il termine “Svadhisthana” in sanscrito significa “la propria dimora” o “il luogo del sé”, indicando quindi la sua importanza per lo sviluppo dell’identità e dell’equilibrio interiore.

Le caratteristiche del Secondo Chakra

Svadhisthana rappresenta il fulcro dell’energia creativa e sensoriale. È il centro attraverso il quale sperimentiamo il mondo fisico e le relazioni con gli altri, presiede infatti ai sentimenti, alle emozioni, alla sensualità, ai sensi, al piacere. Se i sensi e le emozioni vengono negati, il movimento del corpo viene “congelato” e l’individuo si sente sempre più costretto in una morsa che lo schiaccia. Questo stato protratto per lungo tempo può portare alla liberazione improvvisa di tutta questa energia compressa.

È inoltre connesso alla creatività, alla sessualità e al piacere fisico e mentale. In questo centro la dualità diventa forza motivante per unirsi a ciò che è diverso, attraverso il desiderio si crea movimento e cambiamento.

Rispetto al Primo Chakra, il Secondo lascia andare e crea il flusso, la crescita. In esso risiede la capacità di accettare ed esprimere la propria femminilità e la propria mascolinità, nonché la capacità di dare e ricevere sessualmente. Il centro anteriore rispecchia il desiderio sessuale e la possibilità di dare e ricevere piacere, quello posteriore è in rapporto con la potenza sessuale.

Sintomi del blocco del Secondo Chakra e disturbi correlati

Un blocco o uno squilibrio di Svadhisthana può manifestarsi in diversi modi, sia a livello fisico che emotivo. Dal punto di vista fisico, possono insorgere problemi ginecologici, disfunzioni sessuali, disturbi urinari, dolori al basso ventre e rigidità nella zona lombare; ma anche sul piano emotivo è possibile rilevare la mancanza di creatività, la difficoltà a esprimere le emozioni, lo sviluppo di sensi di colpa, ansia o dipendenze. Inoltre, anche il nostro comportamento può essere influenzato in caso di blocco del Secondo Chakra, ed è così che è possibile sviluppare una paura dell’intimità, relazioni disfunzionali o eccessiva ricerca del piacere come fuga dalle emozioni negative.

Alla luce di ciò, tra le ripercussioni sul nostro corpo dovute al blocco del Secondo Chakra possiamo quindi segnalare disfunzioni del sistema urinario, dolori mestruali, disturbi mentali e problemi nell’ambito della sessualità.

Come riequilibrare il Secondo Chakra

Per ristabilire l’equilibrio del Secondo Chakra, è importante adottare pratiche mirate a livello fisico, emotivo e spirituale. Per esempio, praticando yoga e meditazione è possibile ritrovare l’equilibrio dei chakra, in particolare, alcune posizioni come il “ponte” (Setu Bandhasana) o la “farfalla” (Baddha Konasana) stimolano l’area del basso ventre, mentre la meditazione sul colore arancione e sull’elemento acqua può essere di grande aiuto per lo sblocco di Svadhisthana.

Inoltre, esiste il metodo del riequilibrio dei chakra attraverso l’utilizzo degli oli essenziali o dei Fiori di Bach. Per quanto riguarda il Secondo Chakra, sono particolarmente indicati gli oli essenziali di mandarino, solidago e vaniglia. L’olio essenziale di mandarino, per esempio, utilizzato sul Secondo Chakra dominante aiuta ad accettare l’altro e a colmare il senso di vuoto, attenua la competizione e apre al gioco di squadra, unifica per esaltare il gruppo. L’olio essenziale di solidago, invece, è utile a chi è prigioniero della propria rabbia, ira e frustrazione, mentre l’olio essenziale di vaniglia favorisce la soddisfazione e l’appagamento.

Con riferimento ai Fiori di Bach, invece, si consiglia di utilizzare Cherry plum sul Secondo Chakra quando l’individuo ha bisogno di recuperare il contatto con le proprie emozioni viscerali e con il sé più profondo.

In generale, è importante quindi riconoscere i segnali di squilibrio del Secondo Chakra, intervenendo attraverso pratiche mirate per una vita più armoniosa e soddisfacente, ricca di creatività, piacere e relazioni sane.


FONTI:

  1. Trevisani C., Mappa di Naturopatia Vibrazionale, SI.RI.E S.r.l.

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